Mariegola di Memmo
La Mariegola di Memmo
Di proprietà dell’archivio parrocchiale di Collio è il prezioso codice del 1523, contenente la «maregola dela fraternita et schola deli gloriosi Sancto Antonio et San Faustin e San Jovita» di Memmo, adornato da due preziose miniature dovute ad un artista collegato a Floriano Ferramola.
Ma cos’è la “mariegola” o “maregola”? La “mariegola” è una raccolta di leggi che formano lo statuto di una particolare confraternita religiosa.
La piccola Confraternita di Memmo, fondata il 25 marzo 1523, è una delle poche intitolate, oltre che a S.Antonio Abate, anche ai santi Fustino e Giovita patroni di Brescia.
Documenta puntualmente le due miniature che impreziosiscono il codicetto della “Regola”, di proprietà della Parrocchia, attualmente in prestito al museo Diocesano.
La prima miniatura rappresenta Cristo crocifisso, la Madonna e S. Giovanni Evangelista.
Nel riquadro inferiore, disposto in senso orizzontale si riconoscono i due santi Sebastiano e Rocco, invocati contro epidemie e pestilenze.
La seconda miniatura raffigura al centro S. Antonio abate e ai lati i co-patroni Faustino e Giovita.
Nella scena inferiore è rappresento un episodio delle leggendarie “tentazioni di S. Antonio”:
Le due miniture sono di fattura piacevole e di un certo valore decorativo e possono considerarsi fra gli ultimi prodotti della miniatura in territorio bresciano. Sono attribuibili ad un artista collegato allo stile di Floriano Ferramola.